Ricamo "Pausa caffè"


Questa è la foto del mio nuovo lavoro a punto croce.
Ho intenzione di fare un vassoio e ricamare sulla stoffa la caffettiera e alcune tazzine.
Ho deciso di utilizzare la juta, un materiale grezzo che viene usato anche per i sacchi del caffè.

Ora il lavoro è ancora allo stadio iniziale, mancano ancora tutti i contorni e devo ancora completare i particolari, ma inizia a prendere forma....

Film: "Io vi troverò"


Ieri sera ho noleggiato un film in videoteca: "Io vi troverò"di Liam Neerson.
Il film è ambientato in Francia, racconta la storia di un padre che ricerca sua figlia rapita da una banda albanese che la vuole inserire nel giro della prostituzione.

Un film molto avvincente che ti lascia spesso con il fiato sospeso ed è denso di azione e colpi di scena.

Ho passato una bella serata. Un film che consiglio

Nuova lettura in corso

Questo è l'ultimo libro che ho comprato e che sto leggendo.

Sulla copertina del libro è scritto:

"Mi chiamo Enzo. Adoro guardare la TV, soprattutto i documentari del National Geographic, e sono ossessionato dai pollici opponibili. Amo il mio nome, lo stesso del grande Ferrari, anche se d'aspetto non gli assomiglio per niente. Però, come lui, adoro le macchine. So tutto: i modelli, le scuderie, i piloti, le stagioni... Me lo ha insegnato Denny. Denny è come un fratello per me. Per sbarcare il lunario lavora in un'autofficina, ma in realtà è un pilota automobilistico, un asso, anche se per ora siamo in pochi a saperlo. Perché lui ha delle responsabilità: deve prendersi cura della sua famiglia e di me, perciò non può dedicarsi interamente alle gare. Eppure è un vero campione, l'unico che sappia correre in modo impeccabile sotto la pioggia. E, credetemi, è davvero difficile guidare quando c'è un tempo da cani: io me ne intendo. Tra noi è stato amore a prima vista. Ne abbiamo passate tante, negli anni che abbiamo trascorso insieme. Ci sono stati l'incontro con Eve, la nascita di Zoè, il processo per il suo affidamento... Ah, ho dimenticato di dirvi una cosa importante: sono il cane di Denny, e questa è la mia storia".

Full Metal Jacket


Tempo fa alla tv ho visto un altro film di Kubrick: Full Metal Jacket.
La storia di un gruppo di ragazzi che decidono di seguire un addestramento per diventare Marine.
Alla fine della preparazione vanno in missione in Vietnam.

Questo film mi è piaciuto molto perchè da una parte è stata messa in luce l'importanza della disciplina, dell'obbedienza, dello spirito di sacrificio e dall'altra ci sono degli episodi che ti fanno capire come l'uomo, nonostante tutte le regole che gli vengono imposte, ha dentro di sè dei valori morali e una coscienza che lo fanno ragionare e decidere.

Mi sono rimaste impresse queste scene:
- i compagni che affrontano il pericolo per cercare di aiutarsi e quindi lo spirito di amicizia e lealtà che c'è tra loro che supera anche la paura della morte;
- la froza di volontà di "Palla di lardo" nel subire tutte le offese che riceve dal superiore e il momento irrazionale della sua vendetta personale;
- la scena finale in cui i ragazzi marciando cantano la canzone "Topolin, Topolin viva Topolin..."

Un altro capolavoro a mio dire di Kubrick, veramente molto interessante.
Il film lascia spazio per pensare e farti ragionare sulla complessità della natura umana.

Ultimo libro letto


Un amico mi ha prestato il libro "Mezzanotte e cinque a Bhopal" di D. Lapierre & J. Moro.
La storia racconta la vicenda di una povera famiglia indiana e della sua comunità residenti a Bhopal. In quest'area viene costruita una fabbrica americana che produce pesticidi, i quali sono realizzati mescolando gas molto pericolosi e nocivi per la salute dell'uomo.
Inizialmente le rigide norme di sicurezza della fabbrica vengono rigorosamente rispettate e l'industria è il sibolo della "speranza" per i cittadini bhopalesi di riuscire a sconfiggere la povertà.
Dopo alcuni anni, la mancanza di richiesta commerciale del pesticida provoca la necessità di un taglio delle risorse economiche e di conseguenza la manutenzione e le norme di sicurezza dell'impianto vengono tralasciate.
Questo causa un grave incidente: esce del gas tossico dalla fabbrica che si propaga nella città e uccide decine di migliaia di persone e ne ferisce un altro mezzo milione.

La storia è un episodio realmente accaduto nella notte tra il 3 e il 4 dicembre del 1984 a Bhopal, gli autori raccontano nei minimi paricolari tutto l'accaduto dandone una visione tristemente reale.
Questo libro mi è piaciuto veramente molto, sono venuta a conoscienza di una catastrofe umana di cui non avevo mai sentito parlare. Mi ha fatto capire come a volte gli interessi economici assumano una posizione così alta nella gerarchia delle priorità che il sacrificio umano sembra quasi passare in secondo piano.

Voto: 8