L'indovina di Istanbul

La settimana scorsa ho finito di leggere il libro "L'indovina di Istanbul" di Michael David Lukas.
Questo libro l'ho preso a prestito nella biblioteca del paese e ha attratto la mia attenzione perché nella copertina c'era scritto  "Leggere un libro può cambiare il destino. Leggere il destino può cambiare un impero" mentre nella copertina finale una frase del  Los Angeles Times "Uno splendido romanzo di formazione con un tocco di magia. La sorpresa dell'anno".
Dopo aver letto queste frasi non potevo farmi sfuggire questo libro.
Fortunatamente la bibliotecaria, che mi conosce bene, ha prorogato la consegna del libro a più di un mese e con calma sono riuscita a gustarmi la lettura.
Leggere qualcosa in questo periodo,  in cui mia figlia è piccola e gran parte del tempo lo dedico a lei, è diventato per me un momento di relax dove io posso rilassarmi e ritagliare un po' di tempo per me, quindi se trovo un libro interessante e coinvolgente la soddisfazione che ne traggo è maggiore.
Il romanzo racconta la storia della vita di Eleonora, una bambina predestinata la cui nascita è annunciata dall'arrivo di uno stormo di upupe viola, le quali la accompagneranno per il resto dei suoi giorni nelle sue straordinarie avventure.
Eleonora nasce a Costanza, sulle sponde del Mar Nero, nel 1877 sullo sfondo di una guerra .
Fin dai primi anni Eleonora dimostra di avere notevoli capacità intellettuali che le permetteranno di leggere e studiare libri eruditi e le consentono di capire alcune vicende della vita .
A causa di sciagurate vicende familiari, Eleonora vive la gran parte della sua vita senza i genitori e soggiorna a casa di un amico del padre ad Istanbul , città che le dà modo di venire in contatto con ambienti lussuosi e di conoscere persone di spicco nella società.
Il sultano dell'impero ottomano viene a conoscenza delle doti intellettive della bambina e chiederà il suo consiglio per cercare di risolvere alcuni conflitti politici.

Il libro mi è piaciuto molto, anche se in alcuni paragrafi la narrazione procedeva in modo piuttosto statico.
Ho apprezzato molto la descrizione minuziosa dei particolari come la città, il porto e la casa presso cui viene ospitata Eleonora, tanto da poterli quasi "disegnare" nella mia mente.
Credo sia un libro piacevole da leggere, ma per il mio gusto personale un po' tropo lento nella narrazione.